Ginkgo biloba
Il nome Ginkgo biloba vuol dire nespola o albicocca d'argento in giapponese. E' l'albero più antico del mondo (popola la Terra da 250 milioni di anni, tanto da essere considerata una pianta fossile). Veniva utilizzato per abbellire i templi buddisti, ha la peculiarità di essere una pianta molto resistente (tanto da resistere anche alla bomba atomica) e longeva.
Habitat e caratteristiche
E' una pianta tipica della Cina e del Giappone. E' una pianta perenne molto alta (può arrivare anche a 40 m d'altezza) ed è facilmente riconoscibile per le sue tipiche foglie a ventaglio, o a piede d'anatra, bilobate (da cui "biloba"). I suoi frutti e i suoi semi sono tossici.
Foglie
Proprietà
Il Ginkgo, grazie alle sue proprietà di antiossidante (spazzino delle molecole impazzite, come avevo accennato nel post sulla Vitis vinifera parlando del resveratrolo) e di anticoaugulante, ha un'attività antiaterosclerotica e protettiva dei capillari, con un'attenzione particolare verso il microcircolo cerebrale, migliorando le facoltà intellettive e la memoria a breve termine, ma anche la chiarezza mentale e la capacità di concentrazione.
In breve? Ci ossigena il cervello!
E' particolarmente indicato, inoltre, anche per il trattamento delle vene varicose, in associazione col tarassaco.
Controindicazioni
Nonostante queste fantastiche proprietà, non è una pianta che va assunta a cuor leggero. Abbiamo già visto che alcune delle sue porzioni sono addirittura tossiche, ma le foglie, quando non devono essere usate? Non deve essere assunto in GRAVIDANZA ed in ASSOCIAZIONE CON ALTRI ANTICOAUGULANTI, soprattutto col Coumadin® (warfarin)di cui va ad aumentare esponenzialmente l'effetto, rischiando reazioni avverse molto pericolose.
Lo Speziale ricorda che prodotti a base di Ginkgo sono presenti nella nostra parafarmacia, venite a trovarci!
Nessun commento:
Posta un commento