mercoledì 19 luglio 2017

Chi detta legge sui farmaci? Parte 2


Bentornati amici del Vecchio Speziale!
Come promesso nel post precedente, oggi andremo a parlare delle gerarchie degli organi competenti in materia di sanità, in particolare per quanto riguarda il mondo dei farmaci.



Il compito dell' O.M.S è quello di tenere sotto controllo la salute degli stati che vi hanno aderito. Costituisce il gradino più basso nella scala gerarchica, perché non ha potere decisionale, tuttavia senza il suo ruolo, molte leggi che tutelano la nostra salute non ci sarebbero. Infatti, è stato proprio a seguito di uno studio dell'O.M.S., che oggi in Italia i vaccini sono obbligatori.


Il "Ce lo chiede l'Europa", invece, vale anche in ambito sanitario. Questo può avvenire tramite atti di diversa natura, tra i quali:
  • Regolamenti (obbligatori);
  • Direttive (vincolante);
  • Decisioni (vincolante);
  • Raccomandazioni e pareri (non hanno portata obbligatoria);
  • Sentenze della Corte di Giustizia.
In particolare nei primi 3 casi, lo Stato Membro a cui è rivolto tale atto, deve obbligatoriamente "obbedire" entro i limiti di tempo previsti, legiferando a sua volta sull'argomento.




Lo Stato italiano, dal canto suo, legifera sia sotto le spinte dell'Europa, che in base alle esigenze della nostra nazione. Tuttavia demanda ad un organo pubblico, AIFA, la CONTRATTAZIONE DEL PREZZO DEI MEDICINALI DI FASCIA A*. Cosa vuol dire ciò?
Vuol dire che se la casa farmaceutica Pincopallino, alla fine di un processo di sperimentazione durato anni ed anni, si accorge di avere un farmaco buono, che può essere inserito in fascia A, si deve recare in un apposito ufficio AIFA a contrattare sul prezzo, in modo tale da guadagnare il più possibile.
Il responsabile AIFA di tale servizio, invece, durante la contrattazione giocherà al ribasso, solo ed esclusivamente per l'interesse del cittadino! Infatti, minore sarà la spesa dello Stato per i farmaci di fascia A, minori saranno le tasse per il cittadino, andando a garantire comunque un ottimo Servizio Sanitario Nazionale in linea con l'articolo 32 della Costituzione italiana.


"Se le cose stanno veramente così" direte voi, "perché a Cosenza un farmaco costa 5, e a Belluno costa 7?".
Questo accade perché AIFA si occupa di fornire un prezzo consigliato, che ogni Regione modella in base alle proprie esigenze economiche e sanitarie.

Ricapitolando dunque, l'Organizzazione Mondiale della Sanità controlla, l'Europa consiglia, lo Stato italiano legifera, ma chi decide davvero il ticket da pagare sono le regioni!

Il Vecchio Speziale vi invita a venirci a trovare se volete saperne di più, vi aspettiamo!
*farmaci rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale, essenziali e per la cura di malattie croniche.

mercoledì 5 luglio 2017

Chi detta legge sui farmaci? Parte 1


Quante volte in vita mia ho sentito le frasi:
"Questo dovrebbe passarlo la mutua!"
"Questi ticket sono troppo alti! Non fanno che aumentare!"

"Il sistema sanitario italiano è pessimo!"!

Non le conto praticamente più, è il mio quotidiano. Per questo ho deciso di approfondire la questione. Sappiamo veramente chi è che "comanda" sul farmaco? Potete scoprirlo con me. In questo primo post parlerò separatamente degli organi, nazionali ed internazionali, che regolano il mondo del farmaco. Nel post successivo, li metteremo in ordine di importanza. Siete pronti? Cominciamo!


W.H.O. (World Health Organization)


Altrimenti conosciuta come O.M.S., o Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata fondata nel 1948 da 26 stati, e ora ne monitora più di 150. Il suo scopo non è quello di "dettare legge", ma di dirigere e coordinare la salute internazionale, col sistema delle Nazioni Unite. Di conseguenza rappresenta il più grande organo di controllo a livello mondiale sulla salute della razza umana. Inoltre si occupa di compilare una Farmacopea* internazionale, di uniformare i nomi dei farmaci di tutto il mondo (ebbene sì, per ogni farmaco esiste un nome diverso in base alla nazione in cui vi trovate), di RACCOGLIERE TUTTI I DATI SUGLI EFFETTI AVVERSI E COLLATERALI di tutti i farmaci in commercio, di creare una certificazione di qualità internazionale per i farmaci, e della compilazione della LISTA DEI MEDICAMENTI ESSENZIALI.


SISTEMA DI CONTROLLO EUROPEO


Il sistema regolatorio europeo sui farmaci è unico nel suo genere, in quanto si basa su una rete costituita da 50 autorità regolatorie presenti nell' Area Economica Europea (E.E.A.), integrata con la Commissione Europea e con l'Agenzia Europea sui Farmaci (E.M.A.).
La Commissione Europea garantisce o rifiuta, modifica o sospende l'autorizzazione al commercio dei farmaci. Inoltre può proporre o modificare le norme che regolano il settore farmaceutico; può implementare alcune misure che riguardano il settore, come quelle sulla corretta applicazione delle norme comunitarie; ed infine promuove il sistema regolatorio europeo al di fuori dell'Europa.





L'E.M.A., invece, è una sede distaccata, ed è composta da più commissioni, che hanno il compito di occuparsi di alcuni settori, tra cui:

  • I farmaci per uso umano;
  • I farmaci per uso veterinario;
  • La FARMACOVIGILANZA ( vigilare sugli effetti avversi dei farmaci attualmente in commercio, che possono verificarsi dopo la fase di sperimentazione del farmaco);
  • I "farmaci orfani", ossia quei farmaci per malattie rare, su cui le grandi industrie farmaceutiche non investono;
  • farmaci fitoterapici;
  • Le terapie avanzate;
  • Le terapie pediatriche;
  • Autorizzazione e supervisione dei processi di produzione.

LA COSTITUZIONE ITALIANA


Art. 32
la Repubblica tutela la salute COME DIRITTO FONDAMENTALE DELL'INDIVIDUO E INTERESSE DELLA COLLETTIVITA' e garantisce cure gratuite agli indigenti.

IL MINISTERO DELLA SALUTE


Il ministero della salute, a livello statale, ha il compito di:

  • tutelate la salute umana;
  • coordinare il Sistema Sanitario Nazionale;
  • occuparsi della sanità veterinaria;
  • tutelare la salute nei luoghi di lavoro;
  • occuparsi di igiene e sicurezza degli alimenti.

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (A.I.F.A.)



L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia.

E’ un Ente pubblico che opera sotto la direzione del Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia. Collabora con le Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i Medici e le Società Scientifiche, il mondo produttivo e distributivo.
Nello specifico, le principali mansioni di AIFA sono quelle di:
  • NEGOZIARE IL RIMBORSO dei farmaci "mutuabili" con le case farmaceutiche;
  • Gestire ed autorizzare l'IMMISSIONE IN COMMERCIO dei farmaci in Italia;
  • Farmacovigilanza;
  • Controllo sulla sperimentazione clinica;
  • Ispezioni;
  • Governo della spesa farmaceutica.

LE REGIONI

Ogni regione è tenuta, subito dopo lo Stato, ad attuare i servizi in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera, svolgendo compiti LEGISLATIVI ed amministrativi. In particolare, le regioni devono modellare le norme che regolano il Sistema Sanitario Nazionale in base alle esigenze della propria regione, attuando un PIANO SANITARIO REGIONALE, con lo scopo di:
  • coordinare l'intervento sanitario con gli interventi negli altri settori economici, sociali e di organizzazione del territorio;
  • unificare l'organizzazione sanitaria su base territoriale e funzionale adeguando la normativa alle esigenze delle singole situazioni regionali;
  • ASSICURARE LA CORRISPONDENZA TRA COSTI DEI SERVIZI E RELATIVI BENEFICI.

Questi sono gli organi competenti.

Nel prossimo post sull'argomento (che uscirà il 19 luglio) approfondiremo la gerarchia tra queste istituzioni. Chi conta davvero? Chi è che decide quanto costa la Cardioaspirina® che prendo dalla farmacia sotto casa?


* codice di qualità dei medicinali, manuale tecnico con valore legale.

domenica 2 luglio 2017

Il Ginkgo che aiuta a riflettere



Ginkgo biloba

Il nome Ginkgo biloba vuol dire nespola o albicocca d'argento in giapponese. E' l'albero più antico del mondo (popola la Terra da 250 milioni di anni, tanto da essere considerata una pianta fossile). Veniva utilizzato per abbellire i templi buddisti, ha la peculiarità di essere una pianta molto resistente (tanto da resistere anche alla bomba atomica) e longeva.


Habitat e caratteristiche



E' una pianta tipica della Cina e del Giappone. E' una pianta perenne molto alta (può arrivare anche a 40 m d'altezza) ed è facilmente riconoscibile per le sue tipiche foglie a ventaglio, o a piede d'anatra, bilobate (da cui "biloba"). I suoi frutti e i suoi semi sono tossici.

Foglie


Le foglie del Ginkgo sono quelle che in gergo rappresentano la "droga" della pianta, ossia la parte fisica della pianta che contiene quelle sostanze benefiche e/o curative di cui ci serviamo.Presentano numerose nervature e si raccolgono tra giugno e luglio.

Proprietà


Il Ginkgo, grazie alle sue proprietà di antiossidante (spazzino delle molecole impazzite, come avevo accennato nel post sulla Vitis vinifera parlando del resveratrolo) e di anticoaugulante, ha un'attività antiaterosclerotica e protettiva dei capillari, con un'attenzione particolare verso il microcircolo cerebrale, migliorando le facoltà intellettive e la memoria a breve termine, ma anche la chiarezza mentale e la capacità di concentrazione.

In breve? Ci ossigena il cervello!

E' particolarmente indicato, inoltre, anche per il trattamento delle vene varicose, in associazione col tarassaco.

Controindicazioni

Nonostante queste fantastiche proprietà, non è una pianta che va assunta a cuor leggero. Abbiamo già visto che alcune delle sue porzioni sono addirittura tossiche, ma le foglie, quando non devono essere usate? Non deve essere assunto in GRAVIDANZA ed in ASSOCIAZIONE CON ALTRI ANTICOAUGULANTI, soprattutto col Coumadin® (warfarin)di cui va ad aumentare esponenzialmente l'effetto, rischiando reazioni avverse molto pericolose.



Lo Speziale ricorda che prodotti a base di Ginkgo sono presenti nella nostra parafarmacia, venite a trovarci!

lunedì 26 giugno 2017

Gli integratori alimentari


La legge* definisce gli integratori come:

PRODOTTI ALIMENTARI destinati ad INTEGRARE la comune dieta e che costituiscono una FONTE CONCENTRATA DI SOSTANZE NUTRITIVE, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto NUTRITIVO O FISIOLOGICO […] in forme predosate”.


In poche righe, è scritto tutto quello che c’è da sapere, ma andiamo a sviscerarla meglio.

PRODOTTO ALIMENTARE



Non farmaco dunque? No. Non sono farmaci, non
hanno lo scopo di “ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche”**, bensì quello di INTEGRARE LA COMUNE DIETA. Altro termine importante: INTEGRARE, badate bene, non SOSTITUIRE. Perché in una dieta varia ed equilibrata, con 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, che rispetta la stagionalità dei prodotti, in condizioni normali non sarebbe necessaria alcuna integrazione.  Infatti, sempre per legge, sulla scatola degli integratori deve obbligatoriamente campeggiare la scritta “Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita”. Prodotti alimentari dunque, che aiutano in caso di necessità, soggetti alle norme ed alle regole applicabili agli alimenti, da un punto di vista legislativo.

FONTI CONCENTRATE


La loro principale utilità sta nel fatto che la quantità di nutrienti negli alimenti non è costante. Se parliamo di prodotti agricoli, in particolare, la quantità di sostanze nutritive, in una determinata pianta, è massima a:
·      Determinate altitudini di coltivazione;
·      Determinate latitudini di coltivazione;
·      Durante il “tempo balsamico” della pianta, ossia il periodo dell’anno in cui la pianta da il meglio di sé.
Per farvela breve, ognuno di voi avrà mangiato dei pomodori a gennaio e ad agosto. Hanno lo stesso sapore? Direi proprio di no.
L’integratore invece ci fornisce una forma predosata e concentrata di sostanza, ad una quantità nota, che ci consente di integrare (con criterio e solo quando realmente necessario) la nostra dieta.

EFFETTO NUTRITIVO E FISIOLOGICO

L’effetto degli integratori non è da intendersi soltanto come integrazione da un punto di vista nutrizionale, ma anche come assunzione di sostanze (tra cui estratti vegetali, fibre o amminoacidi) che svolgono un’azione salutistica, volta cioè a contribuire al benessere dell’organismo senza obiettivi di cura.

Utili dunque, per il benessere dell’organismo, ma soltanto se accompagnati dal buon senso.


Il Vecchio Speziale vi ricorda che è specializzato in questo settore, e vi invita a venirci a trovare per la soluzione più adatta alle vostre esigenze!


*DLG 169/2004 recepimento della Direttiva 2002/46/CE del 10 giugno 2002
** DL 219/2006, definizione di medicinale



mercoledì 21 giugno 2017

Protezione Solare


Ognuno di noi, per sua esperienza personale, sa che l'esposizione prolungata al Sole senza protezione può far male, anche molto male!!! E chi se la scorda più quella scottatura presa in vacanza?
In realtà la protezione solare non serve solo per evitare dolorose scottature, ma la sua funzione principale è quella di contrastare danni molto più silenziosi, e molto più pericolosi.

IL SOLE




Il Sole è la nostra stella, che bruciando a 149 milioni di Km da noi, genera energia. Questa energia viene emessa, nell'ambiente circostante, sotto forma di RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE, che comprendono le cosiddette radiazioni infrarosse (IR), visibili (VIS) ed ultraviolette (UV). A loro volta, le UV, si suddividono in UVA, UVB ed UVC (anche se le UVC sono filtrate dall'atmosfera terrestre e non arrivano alla nostra pelle).



LA PELLE

Rappresenta l'organo più esteso del nostro corpo (circa 2 m²) ed è suddivisa in due parti: l'EPIDERMIDE, lo strato più esterno, che svolge un ruolo protettivo verso ciò che ci circonda, e che contiene la melanina, responsabile dell'abbronzatura; e il DERMA, lo strato più interno, in cui ritroviamo l'impalcatura molecolare che ci aiuta a mantenere la struttura, o tono cutaneo.



GLI EFFETTI DEL SOLE SULLA PELLE



Gli UVB colpiscono soltanto l'epidermide. Stimolano la melanina (quindi l'abbronzatura), promuovono la sintesi di vitamina D, ma allo stesso tempo sono i principali responsabili delle scottature. Inoltre, nella pelle, promuovono la formazione di RADICALI LIBERI OSSIDATIVI, che sono da considerarsi delle "molecole impazzite" che attaccano tutte le strutture con cui vengono a contatto, danneggiandole. Questo danno può arrivare fino al DNA, causando mutazioni, e nei casi più gravi neoplasie.

Gli UVA, invece, arrivano fino al derma. Qui, anche loro producono radicali liberi, distruggendo le strutture di sostegno e causando invecchiamento prematuro della pelle, causando dunque rughe, macchie solari, perdita di elasticità e secchezza. Gli UVA costituiscono il 95% dei raggi UV che arrivano fino a noi, ed è stimato che i i raggi UV sono la causa dell'80% dei casi di invecchiamento cutaneo prematuro.

PROTEGGIAMOCI DUNQUE! MA COME?

Possiamo agire su più fronti:
  • Utilizzando filtri solari per ridurre l'incidenza dei raggi UV;
  • Prevenendo la formazione di radicali liberi con integratori a base di antiossidanti.
OTTIMO, MA QUALE CREMA DEVO COMPRARE?


La pelle è diversa da persona a persona, per cui anche la crema va saputa scegliere, o consigliare, in base alle caratteristiche della stessa. Per fare ciò sono stati individuati 7 differenti fototipi, in base ai quali scegliere l'opportuna protezione.


Il Vecchio Speziale vi ricorda che le nostre capsule Sole Sicuro sono in offerta a 11,30€ e vi invita a venirci a trovare per offerte vantaggiose anche per quanto riguarda il filtro solare più adatto a voi!

Omeopatia vs Fitoterapia



Sono questi due termini che spesso vengono confusi, anche se sono due concetti molto differenti. Andiamoli a scoprire insieme.

L'OMEOPATIA


L'omeopatia, dal greco "òmois" (simile) e "phatos" (sofferenza), è una pratica di pseudo-medicina basata sui principi formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann nella prima metà del XIX secolo. Il principio su cui si basa questa pratica, come si evince dall'etimologia del nome, è "similia similibus curantur" in latino, che tradotto vuol dire "il simile cura il simile".
Sostiene cioè che la cura per una patologia è quella sostanza che, in un organismo sano, causa gli stessi sintomi, opportunamente diluita e dinamizzata (agitata con forza).

LA DILUIZIONE
E' questo il concetto più controverso dell'omeopatia. Le diluizioni prendono il nome di "potenze" e possono essere centesimali (C o CH) o decimali (D o DH). Cosa vuol dire questo?




Vuol dire che se su un omeopatico leggete la scritta 1 CH (o 1 C) vuol dire che in quei granuli è presente una parte di sostanza in 99 parti di solvente.
E se c'è scritto 12CH? Vuol dire che c'è una parte di sostanza in 10¹² parti di solvente. Una parte di sostanza in UN MILIONE DI MILIONI DI SOLVENTE. Quando c'è una legge chimica che dice che in una quantità definita di sostanza (mole) ci sono 6,022x10²³ molecole(numero di Avogadro).

Per farvela breve, in una diluizione 12CH, la scienza dice che ci sono 0,60 molecole. Ma la scienza dice anche che le molecole sono indivisibili. Di conseguenza si può tranquillamente affermare che in una diluizione 12CH non è presente neanche una molecola di sostanza.

Cosa dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità?
L'OMS sostiene che l'omeopatia non è una cura, e non apporta alcun beneficio. Uno studio australiano condotto nel 2014 non ha riscontrato in essa alcuna efficacia superiore al semplice effetto placebo.

LA FITOTERAPIA



Anche il termine fitoterapia deriva dal greco, in particolare da "phytòn" (pianta) e "therapéia" (cura). E' in senso generale quella pratica che prevede l'utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per mantenere il benessere psicofisico.
Con ogni probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, per cui è una pratica che ritroviamo in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi basati sull'osservazione, a quelli più sofisticati, fino alla moderna biomedicina.

MA IL "NATURALE" E' SEMPRE BUONO?

Non di rado mi è capitato di sentire che il "naturale" è sempre meglio del "chimico". Anche qui c'è da fare chiarezza. Il naturale funziona perché in esso sono contenute molecole chimiche. Il termine più appropriato per il comunemente detto "chimico" è "sintetico", termine che indica una sostanza prodotta in laboratorio.

Ma tornando a noi, le piante producono molte sostanze utili, ma anche tanti veleni. O magari producono sostanze utili talmente potenti per cui pochi grammi di foglie possono portare alla morte per superamento della Dose Minima Tossica.



E' questo il caso della Digitale, una pianta che contiene un attivo potentissimo, e che deve essere minuziosamente dosato per non incorrere in gravi effetti tossici.

Un'altra ipotesi che si può presentare quando si parla di piante è quella di trovarsi di fronte a sostanze che vanno ad aumentare o ridurre vertiginosamente gli effetti di altri farmaci presi in concomitanza (in gergo INDUTTORI O INIBITORI ENZIMATICI).



E' questo il caso dell'Iperico, il quale va a modificare gli effetti di tantissimi farmaci, tra cui anticoaugulanti e perfino della pillola anticoncezionale!

LE CONCLUSIONI DELLO SPEZIALE

Lo Speziale crede fermamente nel fitoterapico, in quanto i suoi effetti sulla salute sono scientificamente dimostrati, e vengono studiati ancora oggi. Bisogna però essere sempre consapevoli che anche il "naturale" ha le sue controindicazioni.

Per questo abbiamo tutta una linea di capsule dedicata, fatte da noi, per le più svariate indicazioni terapeutiche. Di questa linea fanno parte anche le Capsule Sole Sicuro in offerta a 11,30€.

Per maggiori informazioni veniteci a trovare! Vi aspettiamo!

lunedì 19 giugno 2017

Vite, pianta della longevità


“Felicità
Un bicchiere di vino con un panino
La felicità!”

Cantavano Albano e Romina nel 1982, e chi potrebbe dargli torto? D’altro canto, se è stimato che  il connubio tra uomo e vite risale alla fine del Neolitico, un motivo ci sarà!
Ma partiamo con ordine. 

Caratteristiche della pianta



La vite, o Vitis vinifera, è un arbusto rampicante appartenente alla famiglia delle Vitaceae. In Italia e in Francia molto probabilmente arrivò, intorno al 600 a.C., grazie alla popolazione dei fenici. I frutti sono delle bacche (acini o chicchi) piccoli, rotondi o oblunghi, riuniti in racimoli o raspi che formano il grappolo. Ogni acino è ricoperto da una sottile pellicola (variabile da gialla a verde, rossa o nera) che racchiude una polpa succosa, ricca di zuccheri e altre sostanze, al cui interno si trovano piccoli semi piriformi, di consistenza legnosa, comunemente conosciuti come vinaccioli. Si riproduce per semina o per innesto.

Proprietà degli acini

Ricchi di sali minerali, in particolare potassio, ma anche manganese, rame, fosforo, ferro, utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione di bile e per favorire la digestione; tra le vitamine non possono mancare la C, la B1, B2, PP ed A. Carboidrati, soprattutto fruttosio e glucosio, fibre, proteine e pochissimi grassi. 

Proprietà delle foglie e dei viticci


Molti non sanno che le proprietà terapeutiche della vite non si esauriscono solo con l’uva, ma anche le foglie e i viticci svolgono un’azione benefica e curativa. Ma quali sono queste azioni benefiche?
•Abbassano i livelli di colesterolo “cattivo” circolante;
•Riducono l’assorbimento del colesterolo introdotto con l’alimentazione;
•Riducono la formazione delle placche aterosclerotiche;
•Riducono i tanto temuti radicali liberi, o ROS, che sono uno dei tanti fattori alla base dell’invecchiamento cutaneo;
•Svolgono un’azione protettiva sulle vene e le arterie in generale, tanto da essere utile anche per il trattamento del gonfiore e della sensazione delle gambe pesanti.

Ma cos’è un antiossidante?


Gli antiossidanti sono molecole chimiche amiche della nostra salute, perché sono gli spazzini di tutte quelle strutture danneggiate dai cosiddetti “danni ossidativi”, ossia i danni che Sole, alcol, fumo, alimentazione scorretta ed altre cattive abitudini arrecano al nostro corpo. 

Il resveratrolo


La molecola principe delle azioni curative della vite, presente nella buccia dell’acino d’uva e nella radice della vite, è un antiossidante di struttura fenolica che, grazie alle sue spiccate proprietà antiossidanti, contribuisce a proteggere il nostro organismo dalle patologie cardiovascolari e tumorali.
Per creare un’idea delle proprietà di tale molecola non si può non menzionare il paradosso francese
Sul finire degli anni ’80, due scienziati studiarono la correlazione tra assunzione di grassi animali e il decesso per malattie cardiovascolari. Il risultato? Chiaramente lo studio dimostrò che tanto maggiore era l’assunzione dei grassi animali, tanto più i decessi per malattie cardiovascolari aumentavano.
Fatta eccezione per il campione francese, prelevato in paesi dove il consumo di vino rosso era piuttosto elevato. I due scienziati allora ipotizzarono che questo effetto benefico fosse causato da una sostanza presente nel vino, e questa ipotesi portò, nel 1992, alla scoperta del resveratrolo.

Perfetto! Un bicchiere di vino per tutti!


Alt! Freniamo l’entusiasmo! Per ottenere gli effetti sopracitati sono necessarie concentrazioni di resveratrolo molto maggiori di quelle contenute in un bicchiere di vino, e assumerne più d’uno potrebbe essere controproducente, per via degli effetti dannosi dell’alcol sugli stessi apparati epatici e cardiocircolatori, nonché sull’invecchiamento cutaneo. Inoltre, non dimentichiamoci, che in Italia l’alcol rappresenta la terza causa di morte.

La soluzione?

La Vitis Vinifera, come estratto, è presente in alcune delle nostre preparazioni galeniche, in particolare anche nelle capsule Sole Sicuro, in offerta a 11,30€!